“Ehi Siri, chiama il mio fidanzato iPhone”.
Lo dirò un numero imprecisato di volte al giorno. Ho sempre le mani occupate, o per scrivere, o per guidare, o per le borse, o per qualsiasi altra cosa che le persone fanno durante la giornata. Solo che prima che arrivasse Siri, queste operazioni diventavano un deterrente nei confronti della mia tendenza alla logorrea. Invece, adesso ho il potere assoluto e posso rompere i coglioni al povero nerd in qualsiasi momento della giornata.
Posso farlo in almeno due modi: con il classico click dall’auricolare, oppure dal molto più figo “ehi Siri” dell’Apple Watch. Ma la situazione non cambia. Il concetto è che poi parte la telefonata e io lo asciugo per un numero imprecisato di minuti.
Oh, sentite… io lo chiamo “bisogno di confronto”, e mi pare che almeno un bel 75% delle cose che capitano nella giornata meritino un confronto.
Lui dice che è spaccamento di balle. Va bene. Questione di punti di vista. La realtà è che in qualche modo Siri si sta trasformando nel più grande boomerang che poteva tornare colpire i nostri Nerd.
Con Siri possiamo fare tutto, e quindi anche lo scansamento di balle aumenta a dismisura.
Caro, mi hai voluta far diventare un Nerdwife con tutti i miei bei giocattolini a posto? E adesso ne sopporti le conseguenze.
Sto per uscire dall’ufficio. E’ ora di avvertirlo A VOCE che sto per uscire… Siri, preparati…
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