La Nerdwife che ribella alla tecnologia non si può sentire, eppure…

Post off topic. Ve lo dico subito.

Eppure, si ribella. Non so neanche io perché è cominciata questa cosa: il primo giorno senza accorgermi, poi con un po’ di sorpresa e adesso con una bella dose di curiosità. Il mio nerd mi guarda e scuote il capo, ma io vado avanti.

Complici le feste di Natale, e un ritmo decisamente ridotto sul versante lavorativo, un bel giorno ho deciso che non mi andava di leggere le mail che mi arrivavano (visto che non c’era niente di importante) e gli aggiornamenti del telefono non erano poi così urgenti.

Passa un giorno, e poi due e poi tre, e mi accorgo che, tolte le mail che DEVO leggere, tolte quelle che vanno direttamente nelle liste di archiviazione che il mio adorato mi ha fatto senza che io ne capissi bene lo scopo (ci finiscono tutte le notifiche social e quelle di Amazon), il numerino delle missive non lette cresceva in maniera costante e inesorabile.

E la cosa fantastica, è che mi era indifferente, non me ne importava niente! E allora ho iniziato a fare un pensiero un po’ alla Ted Kaczynski, meglio conosciuto come Unabomber, e ho riflettuto sulla mole di informazioni inutili che ogni giorno arrivano sulla mia posta e che, anche volendo dare la giusta dose di attenzione, cioè pressoché zero, comunque inquinano la mia giornata, mi distraggono, mi disturbano e magari mi portano anche a perdere del tempo (diciamo che la serie su Netflix ha lasciato il segno, va bene…). Certo il passaggio successivo non è stato quello di recapitare pacchetti strani alla gente, ma questa situazione una dose di curiosità me l’ha messa di sicuro. Un po’ Kaczynski, ma anche un po’ Black Mirror… che con questa cosa che le mail ti bombardano di niente, ci sarebbe materiale per una bella puntatina.

Per cui ecco il progetto. Io ho iniziato il 23 di dicembre, e finirò il 23 di gennaio. Un mese. Non mancherò di leggere nessuna mail necessaria, che quindi non andrà ad aumentare il numero totale sul contatore. Per quella data di gennaio voglio vedere a quale numero sarò arrivata. Così, per puro sfizio. Voglio sapere quanta roba inutile mi sono risparmiata. Ad oggi, sono arrivata qui. Vediamo come finisce questa storia.

IMG_2747.PNG

Chiaramente il mio nerd si vergogna tantissimo di me, e non riesce neanche più a guardare il telefono senza una espressione di disgusto. “Togli quella merda da lì! (intende le mail)”. La schermata iniziale è un santuario per lui, e quei numerini sono un oltraggio alla sua sacralità. Se il telefono rimane in giro, fa di tutto per nasconderlo, perché di sicuro pensa che la gente dia la colpa a lui di questo fallimento educativo. Un po’ come le mamme quando guardano con compassione qualcuno pensando “Ma non hai a casa qualcuno che si occupi di te?”… ecco… uguale. Ma io resisto e voglio vedere il numero finale. Il 23 di gennaio non è poi così lontano.

3 risposte a "La Nerdwife che ribella alla tecnologia non si può sentire, eppure…"

Add yours

  1. Il 22 gennaio, in un anonimo scantinato della periferia cittadina:
    “Ciao a tutti, mi chiamo Nerdwife e non leggo le mail da 29 giorni, sette ore e… trentadue minuti!”
    Tutti in coro: “Ciao Nerdwife, benvenuta tra noi!”

    "Mi piace"

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