Una sera con un nerd che vorrebbe essere il manichino nella Tesla. E con la mamma del nerd.

E mentre l’Italia si mette comoda sul divano attendendo l’ennesima sapida gag di Sanremo, un nerd si chiude nella sua piccola camera per vivere una delle esperienze più emozionanti della sua vita. Non. Sto. Parlando. Di Sesso!

Ieri sera Elon ha fatto partire il suo Falcon Heavy per Marte. Tutta la storia la sapete già. La Tesla nel modulo. Il manichino dentro la Tesla. La canzone di David Bowie.

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Quanto vorrebbe essere al posto di quel manichino!

Ma io ho assistito all’altra parte dello spettacolo: quello che si svolgeva a casa.

Partiamo dal principio. Intanto, devo ringraziare personalmente Elon per aver ritardato il lancio di un paio d’ore, giusto il tempo per permettere al mio nerd di venirmi a prendere alla stazione sperduta nella brughiera, a causa dell’ennesimo casino di Trenord. Io non voglio far passare un guaio a nessuno, e quindi non entro nei dettagli, ma vi assicuro che nel breve viaggio in macchina eravamo in tanti: io che venivo da Vermezzo e tanti altri che parlavano da Cape Canaveral. “Amore, ma non è ancora partito? Non doveva partire alle 19.30?”.”Silenzio, i sistemi sono GO”. Ok. Tutto chiaro. Siamo in modalità TOTAL ALERT.  Molto meglio assecondare. Zitta fino a casa.

Rientriamo. Lui si chiude nella cameretta. Io mangio un boccone, ma non sono tranquilla… è sconvolto… quello mi fa una pazzia… Mi avvicino alla stanzetta e lo sento balbettare qualcosa del tipo “… può esplodere… l’ha detto anche lui… oddio speriamo di no… può esplodere…”.

Non ce la faccio a reggergli la fronte se non mangio un po’ di affettato… due cracker e due fettine di prosciuttino arrosto mi daranno la giusta carica… faccio un mucchietto sopra uno “zero grano” e mi sento in pace con la mia coscienza.

In tutto questo, una testimone segue la scena chiudendosi in un attonito mutismo. Una testimone che non poteva immaginare che le cose fossero arrivate a questo punto. Una testimone che, oggi, ha le idee molto più chiare su cosa sia una nerdwife. La testimone è la MAMMA DEL NERD.

Si, perché i più attenti sapranno che da tipo tre/quattro mesi siamo sfollati da casa nostra  a causa di una ristrutturazione che avrebbe dovuto essere indolore, ma che indolore non è stata. E da più di un mese, dopo essere stata raminga per il mondo alla ricerca di un tetto, la famiglia nerdica è approdata al porto sicuro della casa della mamma del nerd. E fin qui tutto bene. Solo che la mamma del nerd, è da tanto che non vede più il suo nerdfiglio nel pieno delle sue espressioni geek, e non ci era più abituata. Ed ecco che le si pianta lo sguardo del “cosa. sta. succedendo.” come ogni essere normale farebbe.

Io mando giù una forchettata di insalata e urlo: “Quanto?” Dalla stanzetta: “30!” E allora, molla il prosciutto e prendi la mamma del nerd, e goditi lo spettacolo. “Andiamo, questa è da vedere!” Lei mi segue e lo spettacolo che si para dinnanzi è inquietante.

Lui è alla scrivania, mani nei capelli (oh, veramente!), evidente dondolio sulla sedia, e bisbiglio nevrotico “non esplodere… non esplodere… non esplodere….”. Lo so che alcuni penseranno che sto esagerando, ma vi giuro che non è così.

Gli ultimi 30 secondi prima del lancio sono un’agonia. Io gli massaggiavo le spalle manco fosse lui a schiacciare il cazzo di bottone rosso.

Meno 15. Lui mi guarda, e ho paura che stia per piangere. “No, non piango questa volta (perché l’altra ha pianto! eccome se ha pianto!). Ha detto che può esplodere… Elon lo ha detto… e lui non esagera mai… ” E su “lui” appoggia un po’ la frase. Cosa vuoi dire? che io esagero? cioè, io esagero? non mi risulta… io non esagero mai! E poi cosa c’entra adesso? Guarda il tuo lancio, e non rompere!

Meno 5. Questo mi schioppa… se mi schioppa davanti a sua madre la cosa si fa grave… al massaggio alla schiena aggiungiamo i grattini in testa, che sono meglio del phon.

GO! Per il primo minuto non ha respirato. Poi, tutto il fiato è uscito in un DAI CAZZO infinito…. DAAAAIIIIII CAAAAAAZZZZZZZOOOOOOOOO! E poi di nuovo in apnea fino al rientro dei booster… quelli che sono atterrati simultaneamente… quelli che onestamente hanno fatto venire la pelle a cappone anche a me.

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In tutto questo, la mamma del nerd rimane muta davanti allo spettacolo di suo figlio in preda ad una crisi semipsicotica, con la sua fidanzata che tenta di calmarlo con grattini, davanti ad immagini di missili che che decollano e atterrano.

Ormai il collegamento è finito, e noi donne torniamo in cucina. La mamma del nerd mi rivolge la parola gentilmente e mi dà la definiva consacrazione da Nerdwife: “Un’altra l’avrebbe mandato a quel paese. Meno male che ci sei tu”. E io sono a posto così.

Ah, se volete sapere come sta procedendo la missione, qui c’è il link al LIVE.

Have a nice trip!

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