Quella della foto è una soluzione geniale. La soluzione geniale esiste veramente, ed è posizionata in una via di Dolceacqua, che è un paese delizioso nell’entroterra ligure fra Ventimiglia e Bordighera. Quando qualcuno perde le chiavi, cosa che a me succede con una frequenza disarmante, prima di andare nel panico può passare davanti alla botte delle chiavi e vedere se qualche brava persona le ha per caso trovate e posizionate nell’apposito “luogo delle chiavi perse”. Bellissimo. Medievale, ma bellissimo.
Io, a Dolceacqua ci sono andata il giorno del mio onomastico, data nella quale, insieme al compleanno e a Natale, il mio geek si diverte a mandarmi ai matti con regali ai confini della realtà. Ho già avuto modo di parlarne in precedenza, in occasione dell’onomastico precedente.
Quest’anno, per il mio onomastico, ho avuto questo.

E siccome al simpaticone piace proprio vedermi annaspare nelle sabbie mobili nel tentativo di capire cosa diavolo sia, questa volta ha deciso di sottopormi il regalo senza la relativa confezione, che avrebbe potuto darmi qualche utile indizio. Che tu sia maledetto…
“Amore, dai… cos’è?”. Lui guarda e non favella. Per completezza va detto che il misterioso pezzo ha la dimensione di un quadrante di orologio, tò… una cosa così…
Lo giro e lo rigiro e non c’è un ingresso per un cavo, non c’è un buchino per niente, lo schiaccio e sta muto, non fa niente… l’unica cosa che posso fare è googolare il nome che c’è scritto sopra. Lui capisce, e non mi dà la soddisfazione manco morto. Ed è a quel punto che appare la confezione.
Da come ho iniziato il post, si sarà capito che con questo dispositivo le mie chiavi non dovrebbero mai più finire nel posto delle chiavi perse di Dolceacqua.

I due cosini, che chiaramente hanno la loro app che è già caricata sul mio telefono, credo siano una specie di gps che traccia le cose a cui li attacchi e ti dice dove sono, suonando. Cioè, tu attacchi le chiavi, o lo zaino, o lo metti nel portafogli e dove cavolo vuoi tu, e dal telefono puoi sapere con esattezza dove diavolo le hai lasciate l’ultima volta. Ma non solo: dal telefono tu le chiami, e loro suonano in modo da guidarti allegramente fino al sito in cui le hai cacciate.
E se per caso ti trovi in un posto in cui non puoi fare rumore facendo suonare il simpatico trillo? Tipo quello che capita a me, che lascio lo zaino in giro per il pianeta, anche mentre lavoro, e poi lo cerco ma non posso fare rumore perché magari sono sul set? Niente paura. Il simpatico oggettino può escludere il trillo e visualizzare la posizione al centro di un cerchio che si stringe mano a mano che ci si avvicina all’obbiettivo. Acqua… acqua… acqua… fuochino… fuoco!
Ma fa anche il contrario. Cioè, tu hai le chiavi, o lo zaino, e non sai dove cazzarola hai messo il telefono? Schiacci il pirulino centrale, e il telefono risponde, solerte.
E pare che non si debba neanche usare un neurone per tenere a mente di caricare l’oggettino (nel caso mio, l’avrei caricato a pezzi un tot di volte, gli avrei brasato la batteria, e ciao gps), il quale ha una sua carica tipo di due anni, dopo di che lo rispedisci ai simpatici produttori i quali te ne inviano uno nuovo e bello carico. Più di così, davvero…
E alla fine, mi tocca ammettere che per l’ennesima volta devo stare muta. Alla fine di settembre è il suo onomastico e io non ho nessuna idea di quello che potrei regalargli… sono già in uno sbattimento importante… anzi, se qualche geek che ha la bontà di leggermi avesse anche la bontà di buttare lì qualche idea, gliene sarei molto grata… perché se è vero che, come ho già detto altrove, la Wish List è vita, è anche vero che se il tuo geek la mette ‘privata’ solo per farti dispetto e vederti impazzire, la soluzione diventa un bel maglioncino a V. Ocio!
ps: A onore del vero mi aveva regalato anche un’altra cosa, e quella presa dalla mia Wish List… una lettura da spiaggia di quelle che piacciono a me… leggera e senza impegno…
Finalmente sciolto l’arcano mistero sul regalo! Poteva andare peggio dai…
"Mi piace""Mi piace"