Sai i film a memoria? Forse sei nerd anche tu.

Forse si. Ma dipende da quanto è grave la tua “patologia” e da quanto fai per essere il meno molesto possibile. Vado ad argomentare.

Io penso che sapere a memoria qualche battuta dei nostri film preferiti non abbia mai fatto male a nessuno. Io stessa ne so un bel po’, e ora che mi metto ad elencarli mi rendo conto di essere vecchia. So un po’ di Via col Vento (a casa mia era un classico, e da piccolissima sono anche riuscita a vederlo al cinema al mare in una rarissima proiezione pomeridiana… saranno stati gli anni ’80/’82… e il Cinema Verdi di Varazze ne aveva ancora una pellicola… paurissima! Ma il Cinema Verdi di Varazze era un signor cinema visto che mi viene in mente solo ora che mi sono sparata anche un Ben Hur in sala con il mio nonno… una volta non c’era il parental control, evidentemente… non ho dormito una settimana per colpa della corsa delle bighe, cazzarola… un’infanzia difficile). Ma ho in mente anche roba più recente, come Pretty Woman e Ghost, nella migliore tradizione del ‘lunedì cinema’ con le lacrime. Ma intendiamoci, so alcune battute fra le più famose, cioè quelle che, anche se non vuoi, ti si stampano nel cervello… tipo “quella gran culo di Cenerentola” che è praticamente impossibile da dimenticare.

Poi, ho conosciuto il mio nerd, e ho capito che esiste un livello PRO di “film a memoria”. Quando dico “film a memoria” intendo “film a memoria”, cioè TUTTO, compresi i movimenti di camera, i rumori di fondo, le cose che cadono, le porte che si aprono, le porte che si chiudono, le macchine che arrivano, i canestri che vengono fatti, i canestri che vengono mancati, i pugni sul tavolo, i frutti di mare che vengono rotti con il martello per i frutti di mare, rumori di sonar e di balene, il coro dell’armata russa al completo che canta IN RUSSO e, come potete immaginare, posso andare avanti per molto tempo. Ma non lo farò, perché io ho pietà. Cosa che lui non ha con me.

L’altra sera ho avuto la pessima idea di proporre un film che so che gli piace. E ne ho pagato il prezzo.

“Amor, dai, questa sera non stiamo a farci menate e mettiamo su un classicone. Mettiamo su Codice d’Onore e siamo belli belli.”

“Sul serio? ti va?” risponde lui.

“Ma si dai… è un po’ che non lo vedi…”

Scema io, che ogni volta mi dimentico… scema io, dico! Perché il ‘sync’ fra il nerd e il film è partito dai titoli di testa, dove non parlava nessuno, dove c’era una parata dei Marines che culminava con un’esibizione di twirling (non si chiama così di certo, sono io che non lo so) con i fucili d’ordinanza. Si, il mio nerd, faceva i rumori, e poi i passi, e poi il ‘sfhsfhsfsh’ dei fucili che girano a elica (la battuta è fin troppo facile, qui) fra le mani guantate dei Marines in alta uniforme. E io lo guardavo attonita, scuotendo il capo, ormai conscia della piega che avrebbe preso la serata.

Ad onore del vero, non ha ripetuto TUTTO IL FILM immagine per immagine. No, perché a volte prendeva fiato. No, dai… a volte stava anche zitto, a seguito dei calci violenti che gli sferravo sul divano…

Tanto per dare un’idea, avete presente i sottotitoli per le persone non udenti, che hanno indicate anche le azioni che producono rumore o i rumori di fondo? ecco, una cosa del genere, ma anche con i movimenti.

Per esempio: BATTUTA A MEMORIA, lui si gira, BATTUTA A MEMORIA, si apre la porta e d entra tizio BATTUTA A MEMORIA, ride, pacca sulla spalla, escono. Questo, tutto detto ad alta voce.

Ora, grazie al cielo, questa cosa capita solo con i veri cult assoluti. Fino ad ora ho individuato Codice D’Onore e Caccia ad Ottobre Rosso, del quale sa anche tutti i rumorii dei sonar… tutti, quindi diciamo che il danno è relativo. Ma più si procede nella convivenza, più i titoli cresceranno. I film di Adam Sandler, per esempio, li sa tutti, ma non li ripete… così, per puro vezzo… decide lui.

Ma voi mi direte ‘vabbè… è una cosa sua… solo lui fa così’, e dite bene, perché anche io lo pensavo. Poi ho letto Ready Player One di E. Cline (quello di cui poi Spielberg ha il film), e ho capito che no: è una cosa dei nerd in generale, quindi anche dei vostri, probabilmente.

Ready Player One è, insieme a Guida Intergalattica per Autostoppisti, uno dei testi sacri della nerditudine, anche se in due modi diversi. La “Guida” ha generato miti nerdici, mentre il libro di Cline ne ha fatta una “summa” perfetta, in cui gran parte delle caratteristiche e delle manie dei nerd diventavano il mezzo per risolvere dei misteriosi enigmi. Tre parole di riassunto per chi non lo ha letto: trattasi di un futuro distopico in cui la vita reale viene soppiantata da un mega videogioco in realtà virtuale. Il creatore di questo gioco muore ma prima aveva nascosto nel gioco tre ‘easter egg’, cioè tre tesori per farla semplice, e per trovare il premio bisognava essere un super nerd. Chi trova tutti e tre gli ‘easter egg’ diventa il suo erede e anche multifantamiliardario.

E lì ho trovato la consacrazione del ‘film a memoria’. Cline, da buon nerd, si è inventato un paio di prove in cui solo ripetendo intere scene, movimenti compresi, di determinati film cult, i concorrenti potevano passare il turno. Poi, nel film questa roba non l’anno messa perché gli sarebbe costato un botto di diritti. Ma nel libro, c’era, eccome.

E quindi ho allargato le braccia e ho messo in saccoccia anche questa ennesima follia. Sulle prime, come per tutto il resto, mi dava fastidio. Ora ho capito che anche per questo suo simpatico vezzo c’è un lato positivo. E’ un po’ come gli audiolibri, che puoi ascoltare anche facendo altro. Con questa caratteristica del tuo nerd, tu puoi fare mille altre cose e distrarti dal video quanto vuoi, tanto non ti perderai un frame di quello che sta succedendo e ciò è un bene, direi. Oppure puoi tralasciare proprio il film, e metterti a guardare la faccia di lui che ripete il film e fa le diverse parti. Personalmente, preferisco la seconda anche se… Immaginate la scena del tribunale con Jack Nicholson e Tom Cruise rifatta sul vostro divano… quanta pazienza che ci vuole!

 

Ah, chiaramente mentre linkavo il video, lui ha sentito ed è ripartito il sync. Dimenticavo, in un caso come questo può partire il sync alla versione in lingua originale e nei punti in cui differisce, lui fa entrambe le opzioni. E poi indica gli stacchi di camera. E fa anche le battute del giudice.

Ditemi che capita anche a voi, vi prego… fatemi sentire meno sola… 🤦🏻‍♀️

 

 

 

 

 

16 risposte a "Sai i film a memoria? Forse sei nerd anche tu."

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  1. Sono scoppiata a ridere in mezzo alla gente quando ho letto “audiolibri” 🤣 cmq.. purtroppo non sei sola..e per me che guardo i film per puro relax è una tortura..anche perché puntualmente li dimentico appena scorrono i titoli di coda

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  2. Per fortuna non durante il film ma li sa a memoria… praticamente tutti!! E si stupisce che io non me li ricordi ! Ma dai!! 🤣 gli unici su cui andiamo d’accordo sono i film d’animazione ma comunque IO non li so a memoria 😂

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  3. Io conosco a memoria (mimica compresa) il dialogo tra L’Architetto e Neo, per dirne una 😀 E me faccio convinto sfoggio in ogni occasione sociale!
    Piuttosto, sono nuovo sul blog… qualcuno ti ha già lasciato il commento cross-over “NOT PENNY’S BLOG?”

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      1. Lo userei come sottotitolo per il tuo blog. Riunisce una citazione drammatica e memorabile di LOST (Not Penny’s boat) e l’omonimia con Penny Hofstadter, capostipite di tutte le nerdwife.
        Am I nerdy enough?

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      2. sono colpita dal fatto che anche tu collochi Penny come capostipite delle nerdwives, perchè è esattamente a lei che pensavo quando ho iniziato a raccontare la mia storia da matta. certo, lei è più bionda e più magra, oltre che più giovane, ma è del sagittario come me… e sappiamo bene che il segno zodiacale è una scienza esatta ahahahah!

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  4. Mi hai fatto sorridere.
    Non solo per il racconto nerdico, ma soprattutto perché io sono una veterana dei sottotitoli per non udenti: mia madre era (diventata) completamente sorda, ed io da tempo mi perdo o traviso intere frasi – dovrei raccogliere certe assurdità che il mio cervello traduce per me in un almanacco.
    Non mi lancerò, qui, in un’invettiva supercaustica contro la qualità e l’affidabilità dei sottotitoli, e la loro gestione da parte della Rai. No. Dico solo che, quando mancavano seppure previsti oppure si bloccavano, intervenivo io con quaderno, blocco note del cellulare e gesti mimetici a colmare la lacuna per la Mater. La LIS non ha mai potuto impararla, ed io ero arrivata a “consegnarle” solo un paio di segni. Però ci divertivamo, alla faccia di mamma Rai 🙂

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