Ci mancava solo lo scontrino virtuale. Grazie Signor Esselunga… grazie…

Ovvero, quando lui si mette a parsare (???) il nuovo scontrino virtuale e tu ti accorgi di aver dimenticato di comprare le cipolle.

E pensare che c’è gente che crede che avere un fidanzato nerd abbia a che fare con draghi e astronavi! Poveri… poveri…

No, cari, avere un fidanzato nerd con sfumature geek ha a che fare con ogni micro istante della vostra vita. Anche la spesa del week end? Si, anche quella. Porca miseria se si! Oggi volevo condividere la nuova frontiera della geekitudine da grande distribuzione, così vi avverto in tempo, visto che potrebbe capitare anche a voi se vivete in zona Esselunga e avete un fidanzato come il mio. O forse no… perchè qui siamo ad un livello “pro” di un certo livello…

Vado ad argomentare. Pensavo che l’esperienza del “clicca e vai” della settimana scorsa fosse più che sufficiente, ma non avevo idea di quello che stava per capitami. Il “clicca e vai” si configura come una specie di ‘drive thru’ Esselunga, con un servizio di ordine ‘on line’ e di un self ritiro alla colonnina indicata. Una cosa figa quindi, ma non da malati. La cosa da malati arriva adesso. Oggi abbiamo sperimentato lo ‘scontrino virtuale’ e lì ho avuto paura.

Allora, questa cosa dello scontrino virtuale praticamente funziona che tu fai la spesa normalmente, poi paghi, ma lo scontrino si stampa solo con il conto totale, mentre il dettaglio ( che di solito produce scontrini chilometrici) ce l’hai sull’app. Molto figo, molto anti spreco, molto ‘per il pianeta’. Ma così, mi obbligate a non prendere più neanche una mela in un altro supermercato, perché altrimenti il mio nerd non può PARSARE i dati dallo scontrino (giuda porco, parsare… Come è noto, parsare un documento significa manipolarlo attraverso un linguaggio utilizzato come interfaccia… come è noto, no? praticamente, per noi umani, significa SCARICARE, TRADURRE, SPOSTARE, METTERE IN UN ALTRO FILE…) e creare un data base in cui ogni acquisto, da qui all’eternità, verrà catalogato, incrociato, studiato e poi, chiaramente, usato contro di me.

Dovevate vederlo all’uscita dell’Esselunga oggi… quando ha visto lo scontrino virtuale sull’app e ha iniziato a fantasticare sulla struttura del suo database… una roba imbarazzante… avete presente gli occhi sognanti di una futura sposa che sta per provare un modello di Pnina Tornai? Ecco, ci stiamo avvicinando… Quando siamo entrati in ascensore sono stata felice che fossimo soli perchè la situazione si faceva ingestibile… l’emozione stava sfondando la barriera delle ciglia… per uno scontrino? si… non fate quella faccia, si!

“Capisci che ora posso creare un database totale con tutto dentro, e posso anche vedere come cambiamo gli acquisti in base ai mesi… posso avere un quadro di come si muovono i flussi dei prodotti in vendita… e posso capire dagli scontrini se tu eri a casa o in esterna… ”

“A cosa ti serve saperlo?”

“A niente! Solo per saperlo! Metti che fra due anni mi viene la curiosità…”

“Fra DUE ANNI??? Ma perchè???”

“Perchè posso!”

“Dio, ti prego, prendimi ora…”

Il fatto è che, per quanto ne so, è solo quella catena di supermercati che ha questo tipo di servizio, e quindi da ora in poi sarà mandatorio fare la spesa solo lì, pena la perdita di preziosi dati da parsare. Ci mancava solo questa…

Mentre scrivo, lui sta finalizzando il database. Lo sento che mugugna perchè non riesce a finalizzare una formattazione… mi avvicino e vedo che non riesce a inserire il dato “cavolo nero”, che per me è una cosa buonissima e per lui è una informazione digitale… Questo non mi mangia e non mi dorme fino a che non ha risolto la questione “cavolo nero”! Bisogna che mi metta calma, conti fino a 10 e lo lasci nella sua bolla… tanto anche se gli parlo, non mi sente…

Ho il terrore che scatti un binge shopping finalizzato alla raccolta di scontrini elettronici… Devo trovare il modo per demotivarlo, altrimenti non ne usciamo mai più… quasi quasi recupero la tessera del Carrefour e lo boicotto con spese ombra…

Ma si può vivere così…?

Ps: ad onor del vero, lo scontrino virtuale mi ha permesso di rendermi conto che avevo dimenticato di prendere le cipolle di Tropea. Ma credo che anche con lo scontrino di carta me ne sarei accorta. Oppure me ne sarei accorta quando mi fossi messa a cercarle nei frigo, senza successo… insomma… sarei comunque sopravvissuta, credo…

AGGIORNAMENTO LIVE! 🚨

DATA LOVERS ALERT!!! Pare che lo scontrino di “clicca e vai” e lo scontrino della spesa “normale” abbiano delle differenze nella definizione dei prodotti a causa del differente spazio a disposizione per la scrittura, cosa che rende più complesso il lavoro. Per esempio: lo yogurt Muller sullo scontrino normale è tipo “yog. Mul.” (non ce li ho davanti, è per far capire), mentre nello scontrino del “clicca e vai” è “vas. Gra. Yog. Mul”, e quindi è un casino farli tornare ‘sti dati. Questa cosa me l’ha detta in bagno, mentre mi lavavo i denti questa mattina, appoggiato allo stipite della porta, con un’aria contrita e il capo chino.

“Quindi non si può fare?” Chiedo io?

“No, no!” Risponde lui piccato, “devo solo trovare un modo per riconciliare i dati”.

Io penso tre cose:

1) questi informatici usano dei termini così romantici… riconciliare i dati mi fa venire in mente l’immagine di due scontrini che si abbracciano con gli occhi umidi (che avranno sicuramente da qualche parte) e si chiedono scusa per non aver pensato alle esigenze di spazio dell’altro…

2) deve esserci davvero qualcosa di affascinante in quelle colonne di numeri e dati, perché altrimenti non si spiega tutta questa lena nella creazione di un gigante analitico che non serve a NIENTE! (A parte rendere felice lui, chiaramente… e non è poco)

3) non ci provare con me! Lo so benissimo che più il casino diventa hard, più tu ti diverti! È inutile che mi fai lo sguardo da cucciolo bagnato… tanto lo so che appena esco scatta il DATA BASE PARTY, inforchi le cuffie a cancellazione di rumore e ti ammazzi di tabelle!

Photo by Ali Yahya on Unsplash

11 risposte a "Ci mancava solo lo scontrino virtuale. Grazie Signor Esselunga… grazie…"

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  1. Sei unica! Sono felice di stare insieme ad un nerd anche per questo.. altrimenti non potrei capire davvero i tuoi post! 😂😂😂😂 sono appena tornata da spesa regalo per lui che oggi ha una giornata difficile.. lego ucs di star wars ovviamente

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  2. Elasticsearch è nato perché un nerd voleva dare uno strumento comodo e veloce alla moglie per cercare le ricette, praticamente inutile visto che c’erano altri mille modi. Oggi è uno degli strumenti principali per l’analisi del big data e sta contribuendo all’evoluzione digitale.

    Piace a 2 people

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