Ho pensato che potesse esservi utile, perché qui stanno avendo successo. Questa quarantena ne ha un bel po’ di difetti, ma se ce n’è uno che davvero dà fastidio più degli altri è che con questi ritmi maledettamente incasinati, non si dorme. Cioè, all’inizio io dormivo. Si vede che avevo da recuperare. Ma poi basta.
E invece lui, ci picchia giù di quei sonni che ciao. E allora, come sempre, mi sono incuriosita. E come sempre, c’è il segreto. Anzi, c’è l’app.
La prima di chiama DARK NOISE. Si trova su App Store e rappresenta un passettino avanti rispetto alla macchina per i rumori bianchi che avevo già. Intanto ha tantissimi rumori in più di quella che avevo già, e ha un rumore del phon molto più reale di quello di prima – lo sto ascoltando mentre scrivo, e ho la pelle d’oca ovunque, oltre ad avere un principio di narcolessia. Ha due tipi di rumori nuovi che mi mandano fuori di cervello, che sono il rumore dei lavori di manutenzione stradale – perfetto per umarell in astinenza da quarantena – e il rumore di ufficio – che può dare sollievo a workaholics in grave stato di deprivazione. Poi ci sono i rumori normali, tipo acqua, caminetto, pioggia, uccellini, e roba di natura, che io di solito salto a piè pari.
Ma la cosa fichissima è che nella sessione “noises” puri, cioè frequenze pure, non ha solo il classico rumore bianco, ma ha altre tre tonalità di rumore: il pink, il brown e il grey noise.
No, non c’entra la sinestesia. C’entrano le componenti a bassa frequenza (sicuro, ho controllato su wiki) che nel casi del rumore rosa hanno potenza maggiore rispetto al rumore bianco, che le ha tutte uguali. Non serve capirlo, basta ascoltare. Si sente.
Il Brown noise è anche più complicato da spiegare, ma entra nel cervello come bere cioccolata calda in montagna. copio da Wiki, così non sbaglio: “In ambito scientifico il rumore marrone, detto anche rumore rosso o rumore browniano, è il rumore prodotto dal moto browniano da cui deriva anche il nome alternativo di rumore da camminata randomica. Contrariamente a quanto si pensa, il termine marrone associato a rumore non deriva dal corrispondente termine inglese brown ma piuttosto dal nome del botanico inglese Robert Brown, scopritore del moto browniano”.
Il Grey noise è parecchio più difficile da capire, per me. Se c’è qualcuno che ha un modo semplice per spiegarlo, lo ringrazio davvero. Comunque anche qui c’entrano le frequenze, e inoltre entra in gioco la psicoacustica – vabbè, non insisto – e la percezione umana. Vi dico quello che provo io ascoltandolo: non mi piace. È come se premesse sui timpani… mi dà fastidio. Chiaramente è quello preferito dal nerd.
L’altra app si chiama ANANDA PREMIUM. Ci sono diverse versioni di questa app, che serve per concentrarsi, per meditare o per rilassarsi semplicemente. Questa app utilizza diversi suoni binaurali, e considerando i sonni che si spara il nerd, direi che funziona.
Cosa sono i suoni binaurali? Boh, e quindi, per non sbagliare, cito “Efficacemente.com“, che li ha studiati bene e ha tentato di capire se funzionino veramente o no: “Andando dritti al punto, i toni binaurali sono suoni che vengono “pulsati” a diverse frequenze: nel momento in cui facciamo risuonare nelle nostre orecchie due suoni caratterizzati da una pulsazione diversa tra loro, il nostro cervello cerca di compensare tale differenza modificando la frequenza cerebrale. Una frequenza che è diversa a seconda delle attività che svolgiamo e che è caratterizzata dall’attività elettrica che i neuroni riproducono nel nostro cervello.”
Se devo dire la mia, quando il nerd imposta la funzione “power nap”, crolla in un sonno prossimo al coma, tanto che potrei fare un balletto sul suo mac e lui manco se ne accorgerebbe. Cioè, poi lo scoprirebbe dalle micro tracce che sicuramente lascerei – tipo briciole di cibo – , e sarebbe uguale… ma era per dire che DORME A CANNONE!
Insomma, che ne so… provatele. Queste sono quelle che abbiamo provato noi. Se ce ne sono altre che funzionano, diciamocelo, che possono sempre essere utili.
Io, adesso mi metto il rumore dell’aereo su Dark Noise così mi sembra di partire per le vacanze… poi il rumore delle onde… e poi quello della spiaggia… taaaac!
Photo by Kinga Cichewicz on Unsplash
Boh, io non ne ho bisogno… Anzi ce ne vorrebbe una per tenermi sveglio e farmi scrivere… 😁
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